Gli antichi yogin avevano capito l’importanza dell’ unione che esiste tra l’uomo, la natura ed i suoi ritmi. Il disagio nasce in noi quando ci allontaniamo da questi ritmi, proiettati verso un modo di vivere sempre più frenetico tipico della società in cui viviamo. Da qui nascono problemi come ansia , stress, insonnia, depressione.
Nello yoga si curano questi disequilibri attraverso tutto ciò che questa straordinaria disciplina ci mette a disposizione.
Nella stesura di una mia pratica di yoga, cerco sempre di considerare il periodo che stiamo vivendo per poter affinarla, tenendo conto degli equilibri e della connessione uomo-natura.
In questi giorni entriamo nel periodo autunnale, un momento in cui , dopo il movimento di espansione dell’estate , la natura inizia il suo ciclo di ritrazione. Proprio come noi, la natura respira con i suoi cicli di espansione (inspiro) e ritrazione (espiro). L’autunno è un momento di transizione e di instabilità. Nello yoga questa stagione è collegata agli elementi aria ed etere caratterizzati da una qualità di dispersione.
E’ un ciclo stagionale nel quale il sistema nervoso, correlato a questi 2 elementi, è messo a dura prova. Nella pratica si lavora quindi per riequilibrare l’eccesso di dispersione con posizioni che diano stabilità e centratura, e le posizioni vengono mantenute per 6/8 o più respiri.
Con gli sbalzi di temperatura tipici di questo periodo, anche le vie respiratorie ne risentono e nella pratica quindi poniamo ancora più attenzione al respiro attraverso respirazioni che favoriscano la pulizia dei canali respiratori e posizioni che favoriscano l’apertura del petto per ampliare la nostra capacità respiratoria.
Ma per capire meglio il discorso sui 5 elementi nello yoga, bisogna fare un passo indietro. Lo yoga e l’ayurveda hanno la stessa radice filosofica, il Samkhya, una delle sei principali scuole di pensiero classiche dell’India.
Secondo questa filosofia ogni cosa in natura è costituita dai 5 elementi: terra, acqua, fuoco, aria ed etere. Il mondo è formato solo da vibrazioni di energia che, a seconda di come si combinano, vanno a formare questi elementi: dalle particelle più compatte che vanno a costituire l’elemento terra, via via le particelle si distanziano fino a costituire l’elemento etere.
Nello yoga la loro conoscenza è molto importante perché la pratica lavora proprio su questi 5 elementi . Essi sono anche le basi sulle quali operano l’ayurveda e la yoga terapia. Non a caso infatti i chakra, che sono i centri di energia del nostro corpo, sono collegati a questi 5 elementi, ognuno dei quali è collegato ad un mantra (bija mantra) cioè ad un suono che pronunciato fa vibrare il chakra nella sua corretta frequenza riportandolo in equilibrio e ad un colore che, visualizzato, va a riequilibrare con lo stesso principio. Anche le posizioni nello yoga, vanno ad agire sui chakra, riequilibrandoli.
E’ quindi molto importante, nella costruzione di una pratica, tenere in considerazione anche il ciclo stagionale e l’elemento ad esso collegato perché sia più efficace in un contesto più ampio di connessione tra uomo e natura.
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Alla prossima, Namasté
Cristiana🙏