
Per posizioni capovolte si intendono tutte quelle posizioni dove il bacino è più in alto rispetto alla testa
Si va da posizioni semplici come il cane a testa in giù a quelle più complesse come la posizione sulla testa (sirsasana).
Sono sempre stata affascinata da queste posizioni perchè, quando mi cimentavo le prime volte, sentivo un profondo benessere sia a livello fisico che mentale.
La mia maestra Norma, verso la fine di ogni pratica, inseriva sempre sarvangasana, più nota come la posizione della candela ed io amavo stare con le gambe in su. Finita la posizione sentivo le gambe più leggere.
Ogni tanto inseriva anche delle posizioni sulla testa. Partendo dalle posizioni propedeutiche, arrivai gradatamente a realizzare sirsasana ovvero la posizione sulla testa.
Le prime volte che mi cimentavo in sirsasana, volevo avere la sicurezza di un muro dietro, pronto a sostenermi per evitare cadute rovinose. Quando presi coraggio, provai a realizzarla senza muro dietro e ahimè, qualche caduta ci fu. Ricordo che quando cadevo, cercavo di rilassare il corpo per non farmi male, facevo una capriola e riprovavo subito a mettermi in posizione. Piano piano ho capito che attivando i muscoli addominali e abbandonandomi con fiducia e tranquillità, rimanevo nella posizione in modo stabile. Più ero rilassata e più sirsasana avveniva naturalmente e senza alcuno sforzo. Più mi irrigidivo e maggiore era la perdita di equilibrio e la probabilità di cadere.

Ma vediamo ora perchè le posizioni capovolte fanno bene e quando invece è sconsigliato praticarle
I benefici dal punto di vista fisico
- Favoriscono il ritorno venoso e linfatico
La linfa, che è composta dai materiali di scarto del corpo deve risalire, ostacolata dalla forza di gravità , dalle gambe verso gli organi di depurazione (fegato, reni polmoni, linfonodi) . Questa azione di risalita della linfa, a differenza della circolazione venosa che è favorita dal pompaggio del cuore, deve avvenire tramite la contrazione dei tessuti. Spesso accade che la linfa ristagni in particolar modo nelle gambe, soprattutto se si ha un vita sendentaria. Le posizioni invertite aiutano quindi sia il processo di ritorno venoso del sangue al cuore, sia della linfa agli organi addetti alla purificazione. - Favoriscono l’ossigenazione del cervello e i processi metabolici
Il maggiore afflusso di sangue al cervello apporta una maggiore ossigenazione, lasciando una piacevole sensazione di freschezza mentale e stimolando le funzionalità della ghiandola pituitaria o ipofisi che controlla l’attività della maggior parte delle altre ghiandole che secernono ormoni come la tiroide, favorendo quindi i processi metabolici. - Favoriscono la circolazione sanguigna nella pelle del viso e nel cuoio capelluto, contribuendo così ad avere una pelle del viso più bella e distesa.
I benefici dal punto di vista psicologico
- contrastano ansia e stress
- aumentano la concentrazione e la sicurezza in sé stessi
- favoriscono equilibrio e tranquillità mentale, stabilizzando l’umore
- favoriscono il pensiero positivo
- sono indicate nelle pratiche per prevenire la depressione
- favoriscono una maggiore elasticità ed apertura mentale al cambiamento, per uscire dai soliti schemi ed aprirsi con fiducia a prospettive diverse
IL respiro nelle posizioni invertite
La respirazione nelle posizioni invertite tende a diventare spontaneamente lenta e profonda, massimizzando gli scambi polmonari di ossigeno e favorendo un profondo rilassamento.
CONTROINDICAZIONI
- Ipertensione
- Disturbi cardiaci
- Glaucoma o distacco della retina
- Infezioni alle orecchie
- Problemi cervicali
- Stati influenzali o presenza di muco nei seni frontali
- Alcuni la sconsigliano durante il periodo mestruale poichè, se mantenute tanto tempo, ostacolano il flusso anche se non ci sono evidenze scientifiche comprovate.
Cosa dicono i testi storici
Nell’Haṭhayoga Pradīpikā, uno dei principali testi antichi dello yoga, si afferma che nel 7°chackra, posizionato al vertice del capo, si trova il nettare dell’immortalità. Questo potente elisir, partendo dalla sommità del capo, nel corso della nostra vita, scende nella gola attraversando il 5° chakra (vishuddha), per poi continuare il suo percorso fino ad essere consumato dal fuoco di Manipura chakra, il centro energetico del plesso solare che si trova all’altezza dell’ombelico.
Le posizioni invertite ostacolano questo processo, poichè si oppongono alla forza di gravità, impedendo al liquido di scendere e di essere eliminato dal fuoco di Manipura. Per questo motivo i maestri affermano nei testi che le posizioni invertite sono molto utili per rallentare il processo di invecchiamento.
Queste posizioni inoltre, proprio perchè sono invertite, facilitano la risalita della kundalini (l’energia spirituale che giace dormiente alla base della colonna vertebrale) verso il 7°chakra, che come abbiamo detto prima, si trova al vertice del capo e dove risiede anche il nettare dell’immortalità, realizzando così lo scopo ultimo dello yoga, cioè l’illuminazione (Samadhi).

I maestri affermano che le posizioni invertite aiutano a migliorare la qualità della meditazione e della concentrazione e sono quindi utili a risvegliare il nostro potenziale spirituale.
Penso che lo yoga offra veramente tante varianti di posizioni invertite, dalle più semplici alle più complesse e quindi … via libera alle sperimentazioni sempre andando per gradi e ponendo attenzione ai nostri limiti!
Buona pratica, alla prossima
Namasté
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